Dal 2012 è entrata in vigore la nuova versione della normativa CEI 64-8 in materia di realizzazione impianti elettrici che, tra le tante informazioni presenti, fornisce le indicazioni sulle prestazioni, la sicurezza e le progettazioni dell’impianto elettrico in ambito residenziale.
La cosa più importante quando si provvede all’installazione o al rifacimento di un impianto elettrico per la casa è quella di rispettare tutti i canoni di sicurezza indicati dalla normativa CEI.
Per questo la nostra impresa si avvale sempre di tecnici certificati, e abilitati al rilascio della certificazione.
Tutte le nostre installazioni sono fornite di impianto salvavita e messa a terra, mentre cavi conduttori dell’impianto elettrico sono sistemati in modo sicuro nelle apposite canaline o sotto traccia.
Tutte le prese e gli interruttori dell’impianto elettrico vengono fissati al muro e coperti con le apposite placche.
Ogni cosa viene eseguito a regola d’arte seguendo la normativa CEI.
La prima cosa da fare è la progettazione dell’impianto elettrico attraverso la planimetria della casa, la progettazione, infatti, va fatta tenendo conto di fattori come la disposizione dell’arredamento nella casa, i punti in cui verranno installati gli elettrodomestici più grandi (frigo, forno, lavatrice) e una distribuzione uniforme delle prese di corrente lungo le pareti per un’efficiente funzionalità di tutto l’impianto.
In questa fase possono essere redatti 3 documenti molto importanti: il computo metrico, lo schema elettrico e il progetto finale.
Il computo metrico di un impianto elettrico è il documento attraverso il quale il nostro incaricato stima il prezzo dei lavori per l’impianto, specificando i costi dei materiali e della manodopera.
Vengono redatti due computo metrici, uno prima dei lavori (computo metrico estimativo)ed uno a lavori terminati (computo metrico consuntivo), e se non ci sono state variazioni dovute a decisioni prese in corso d’opera, i due computo metrici coincideranno.
Lo schema elettrico dell’impianto è un documento fondamentale che illustra graficamente e attraverso l’uso di appositi simboli per i circuiti elettrici le componenti elettriche che compongono l’impianto. È dallo schema elettrico che parte la progettazione dell’intero impianto, che inizia dal contatore (installato esternamente alla casa) fornito dalla compagnia energetica prescelta e si snoda nel resto della casa, facendo tappa al quadro elettrico generale, che si trova all’interno dell’abitazione.
Il quadro elettrico generale o, come lo definisce la norma CEI, “centralino”, è un apparecchio che funge da secondo interruttore generale dell’intero impianto. Deve essere dotato per legge di almeno 2 interruttori differenziali.
Il progetto finale dell’impianto elettrico è il documento dove compaiono tutte le componenti: interruttori, prese e lampadari vengono raffigurati nel punto esatto dove verranno installati, tenendo conto, come abbiamo già detto prima, della logistica di mobili ed elettrodomestici, e che vi consentirà nel tempo di capire dove intervenire per successive modifiche o necessità.
Una volta terminata l’installazione dell’impianto elettrico, il nostro personale procede con il collaudo e la certificazione dell’impianto elettrico.
Il collaudo dell’impianto elettrico, infatti, prevede che tutte le componenti installate vengano testate per verificarne il corretto funzionamento. Vengono testati interruttori, prese e dispositivi di sicurezza (come il salvavita) che disattivano l’impianto elettrico in caso di fenomeni anomali come cortocircuito, sovraccarico o contatto con l’acqua.
Fatti i dovuti controlli, sarà rilasciata la documentazione che attesta la conclusione dei lavori, specificandone i dettagli. Questa certificazione è la dichiarazione di conformità (conosciuta anche come DICO), composta da una serie di documenti che attestano che l’impianto è stato costruito e collaudato seguendo le apposite norme vigenti in materia di impiantistica (secondo gli standard della normativa CEI 186/1968).
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